Dieci eventi, oltre mille partecipanti per il festival che mira a creare un ponte tra le culture dei due paesi. Il direttore artistico Mimì De Maio: «Si lavora già alla seconda edizione, sono in cantiere diverse operazioni editoriali a cavallo tra Italia e Usa»
NEW YORK. Oltre mille partecipanti, 300mila utenti raggiunti sui social network, più di 50 testate giornalistiche interessate, 2 paesi coinvolti, 10 eventi, 50 protagonisti, oltre 30 partner. Questi i numeri del successo della prima edizione di “The World Bridge – New York Napoli 2016”, il festival organizzato tra New York e Napoli di musica, cinema, fotografia, letteratura e made in Italy, dedicato alla cultura napoletana, diretto dal cantautore Mimì De Maio e promosso dall’ente No Profit “Spazio Cultura Italia” in collaborazione con New York Italians Foundation, con il patrocinio morale della Regione Campania Assessorato alle Politiche Sociali, il Comune di Napoli e dell’Unione Industriali di Napoli, che si è tenuta a New York dal 3 al 7 novembre.
Erri De Luca, Maurizio De Giovanni, Valeria Golino, Adriano Giannini, Massimiliano Gallo, Ruggero Cappuccio, Lello Esposito, Titta Fiore sono solo alcuni dei protagonisti, attraverso le proprie opere, della prima edizione americana del festival che, attraverso un percorso itinerante, ha coinvolto decine di artisti con l’obiettivo di costruire un “ponte” fra la cultura napoletana e quella newyorkese, raccontare attraverso le espressioni artistiche il valore del dialogo come fondamento per la convivenza tra i popoli, favorire la nascita di nuove opportunità di partnership e amicizia.
«Quella che era una semplice intuizione si è materializzata in un evento che è andato oltre le nostre aspettative. Il merito è in gran parte del forte interesse che c’è per Napoli. Siamo già al lavoro sulla nuova edizione americana programmata per la primavera del 2017 – dichiara Mimì De Maio – Come avevamo annunciato “The World Bridge” non voleva essere solo una vetrina fine a se stessa, e così non sarà. Annunceremo infatti già nei prossimi mesi diverse operazioni culturali ed editoriali a cavallo tra i due paesi che cammineranno al di là del festival. Il seme è stato piantato».
Una giusta contaminazione tra giovani emergenti ed artisti affermati. La prima giornata, dedicata alla mostra “Naples & Roof of Sun”, ha fatto incontrare in uno scenario da sogno, al Monarch Rooftop che guarda sull’Empire State Building, gli scatti del giovane fotografo napoletano Federico Quagliuolo, fondatore del collettivo Storie di Napoli, e il punto di vista di alcuni tra gli uomini e donne di cultura più attivi della Napoli di oggi come Erri De Luca, Maurizio De Giovanni, Ruggero Cappuccio, Gennaro Matino, Titta Fiore, Marco Perillo e Lello Esposito. Un viaggio nella città di accoglienza e di partenza, di contaminazione e profonda tradizione identitaria, di resistenza e sonnolenza.
Nella prestigiosa Fordham University at Lincon Center, si è svolta la giornata dedicata al cinema a cura del giornalista Alessandro Savoia, con la proiezione del film “Per amor vostro” diretto da Giuseppe Gaudino ed interpretato da Valeria Golino, Adriano Giannini e Massimiliano Gallo. Prodotto da Buenaonda Film e concesso grazie alla collaborazione con Raicom, la pellicola ha riscosso un grande consenso da parte del pubblico americano. L’evento è stato anticipato all’anteprima assoluta di “Napolitaners”, documentario dell’artista e speakers di Radio Deejay Gianluca Vitiello, un racconto inedito sulla città di Napoli attraverso lo sguardo di chi ci è nato e che oggi la vive dal di fuori, lontano migliaia di chilometri da casa, alla ricerca di esperienze e nuovi percorsi di vita. E ancora lectio del teologo e scrittore Gennaro Matino in conversazione con il Prof. Joseph Perricone e la giornalista Letizia Airos ha svelato angoli di Napoli andando oltre lo stereotipo.
Il concerto del cantautore Mimì De Maio dedicato agli autori napoletani e italiani che hanno cantato il mare, al Producers Club Theaters di Manhattan per la terza giornata del festival, ha registrato sold out con grandissimo entusiasmo del pubblico presente. Ad arricchire la serata, la giovane pianista classica Chantal Balestri della New York University Steinhardt ha eseguito una sonata di Schubert a ritmo di tarantella, mentre li crooner emergente Massi Cims, napoletano ma trapiantato a Los Angeles ha interpretato con Mimì De Maio un medley molto applaudito tra “Napul’è” di Pino Daniele e “Empre State Of Mind” di Alicia Keys.
Non solo eventi pubblici ma anche conversazioni per le strade di New York con “Walking in New York” l’appuntamento che ha ospitato il giovane pianista Christian De Luca della The Juilliard School che ha parlato di “Napoli nella cultura musicale americana”.
A conclusione del festival una delegazione di “The world bridge” è stata invitata allo studio legale di Manhattan “Grassi & Co.” per incontrare la delegazione dei 200 consulenti per l’internazionalizzazione italiani su impulso del Consiglio Nazionale dei Commercialisti ed Esperti Contabili per presentare il progetto.
Un percorso iniziato mesi fa con il lancio di una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Meridonare della Fondazione Banco di Napoli, che ad oggi ha raggiunto quasi 12.000 euro e preceduto da diversi eventi a Napoli per raccontare il progetto e immaginare fin da subito una ricaduta sul territorio napoletano, mettendo in collegamento associazioni impegnate sui territorio a rischio, con il “ponte” in costruzione.
“The world brige – New York Napoli 2016” è stato promosso dall’ente no profit Spazio Cultura Italia in collaborazione con New York Italian Foundation, con il patrocinio morale della Regione Campania Assessorato alle Politiche Sociali, Comune di Napoli, Unione Industriali di Napoli, Consiglio Nazionale Ordine Nazionale dei Giornalisti, Fondazione Ordine dei Commercialisti di Napoli, Fondazione Banco di Napoli, Fondazione con il Sud e in collaborazione con Fordham University, Rotary e-club Italy South 2100, Futuro Presente Onlus, Meridonare.